martedì 30 giugno 2009

Confessioni.

dire che essere eterosessuali significhi non poter avere esperienze omosessuali è un grave sbaglio. soprattutto se si considera la possibilità, concreta, di essere all'oscuro di tutto. quella che quest'oggi andrò a raccontarvi è la storia di una persona, che per mantenere l'anonimato si chiamerà Y, la quale ha avuto la (s)fortuna di fare un'esperienza simile.

Y è un ragazzo di 26 anni, abita a milano, studia, si diverte, è single e mediamente felice. un ragazzo come tutti.
una sera di marzo di qualche anno fa, Y decide di uscire a cena con un suo grande amico che non vede da un po'. come potrete immaginare, i due, felicissimi di vedersi dopo tanto tempo, chiaccherano, ridono, bevono, parlano di cinema, donne, calcio, bevono, macchine, fantasie. ma soprattutto bevono. Y ci ha raccontato che solo durante la cena hanno bevuto 1 bottiglia di vino a testa e svariati amari/grappe. fino a qui, tutto normale per un ragazzo di 26 anni ingenuo come Y.
usciti dal ristorante intorno alle 23.30, i due amici alticci decidono di continuare la serata in un locale. d'altronde è molto tempo che non si vedono e insomma, hanno voglia di fare un po' di baldoria insieme. è un giovedì sera, e milano, al contrario di quanto si possa pensare, non ha molto da offrire. optano per il gasoline anche perchè è piuttosto vicino a dove si trovano loro, nei pressi della stazione garibaldi.
appena Y e il suo amico sono in coda, notano piume, boa di struzzo, calze a rete. era la famosa serata pervert del gasoline ma i due ragazzi, divertiti dalla situazione e sempre meno sobri, decidono di spendere sti 18 euri per entrare. con consumazione s'intende. consumazione che viene consumata quasi subito da entrambi: 2 negroni. lascio ai più volgari facili battute.
i due negroni fanno il loro effetto e Y si appropinqua alla pista. musica indistinguibile per le sue orecchie ovattate dall'alcol, comincia a ballare.
pochi minuti dopo Y si muove verso il bancone per ordinare un altro negroni. il ghiaccio è finito ma Y non sembra prestare attenzione alla cosa. presta invece attenzione ad una ragazza eccentrica (leggasi "mignotta") in piedi proprio di fianco a lui, che comincia a parlargli. i due si stanno evidentemente simpatici e decidono di andare a ballare. Y reincontra il suo amico in pista e tutti e 3 cominciano a ballare insieme, lei sul cubo, in un triangolo che sa di trasgressione. "fattela Y!" comincia a urlare l'amico. Y non ci pensa due volte e, disinibito come non mai, si prodiga in un limone con la ragazza eccentrica che dura una manciata di secondi, forse anche qualche minuto. i due staccano le loro ventose e ricominciano a ballare fino a che:

ragazza eccentrica : "ma tu allora...sei uno che non si fa problemi eh?"
Y: "scusa?"
r.e.: "tu sei uno che non si fa problemi no??"
Y: "in merito a cosa scusa?"
r.e.: "beh, che sono transessuale!"

Y, pietrificato, chiede chiarimenti:

Y: "ma intendi dire che hai il cazzo?"
r.e.: "si ma ormai quello non lo uso. piuttosto uso l'ano come una vagina"

Y non sa cosa fare e quasi non ci crede. quella è una ragazza, non ci sono cazzi. e invece i cazzi ci sono eccome, o per lo meno ce n'è uno fuori posto, il suo. quella ragazza si chiama adriano. adriano ha una vita difficile e decide di confidarsi con Y al quale dice che non c'è problema, che è abituata/o al rifiuto. da lì le loro strade si separeranno per sempre.
solo adesso, Y è pronto a parlare dell'accaduto. ascoltiamo le sue confessioni in esclusiva per il blog di salam&brianza.

lunedì 29 giugno 2009

Anche io ho un amico gay.

Dopo aver ricevuto un appello dai miei numerosi amici omosessuali, tra i quali ne cito testualmente uno "gradirei anche delle rubriche per i ricchioni", ho deciso di dedicare il mio post odierno allo strepitoso mondo glitterato, appariscente, luminoso, rosa, "estroverso" e pazzo pazzissimo dei FROCI.
Prima di creare false antipatie o incomprensioni ci terrei a precisare quanto questi abbiano fatto per le donne ricordando che questa razza si prodiga da anni nella campagna umanitaria più vera e sincera: l'adozione dell'amica grassa.
In questo momento il fatto di avere molti amici gay non mi rende così felice.

Tornando al mondo di prima, quello dove tutto è permesso, quello dove "lasciati andare e vedrai", vorrei affrontare una domanda che da sempre frulla nella mente di ogni singola persona eterosessuale:
Ma tra Giulio e Massimo, chi è attivo e chi passivo?
Ognuno, almeno una volta ha detto la sua, lanciando supposizioni supportate da alcuni dettagli che rendono "inconfondibile" la comprensione dei ruoli:
"beh, è evidente che lui sia la donna: cucina!" o ancora meglio "ma è chiaro che lui sia l'uomo è molto meno effemminato!" o per concludere "oh mamma!".
Bene, tutte queste sono boiate.

Anche io un tempo mi ponevo le stesse domande, o meglio, le ponevo curiosa come una scimmia a tutti i miei amici ricchioni, e dopo poco tempo ho scoperto che:
non esistono ruoli all'interno di una coppia omosessuale, o meglio esistono ma nessuno riveste sempre la stessa figura. Sarebbe come pensare che un uomo ed una donna si accoppiano soltanto nella posizione del missionario.
No, non è così amici. E se qualcuno di voi si rispecchia in quanto detto sopra farebbe meglio a cambiare patner.

All'interno di una coppia omosessuale più che in ogni altra coppia prevale la sperimentazione!
Considerando il tutto dal punto di vista dell'opportunità e della dotazione offerta dalla natura (non fatemi fare il conto di organi ed orifizi) è palese quante combinazioni possano attuare due omosessuali rispetto a due eterosessuali, e secondo voi si lasciano vincere dalla monotonia?
Poveri ingenui.

Lo so, il mondo dei ricchioni è così diverso da come ci si aspetta.



Simone, 23 anni, Torino, attivo.


Brianza

FOCACCINA UN CAZZO!

Trema non per la malattia, ma soltanto all'idea di entrare in quella casa.
Non sa che cosa lo stia realmente aspettando dietro quella porta blindata, ma sa che è qualcosa di terribile. Impavido ha trascorso gli ultimi giorni a sfogliare manuali di medicina, a farsi fare centinaia di punture sul braccio per verificare che fosse proprio come gli avevano sempre detto fin da piccolo, fin dalla tenera età di 8 anni quando quella notte, al mare, stava per fare una brutta fine.

Era abituato ad entrarci in quella casa eppure adesso lo terrorizzava.
Negli ultimi mesi l'aveva frequentata in modo piuttosto assiduo per diversi motivi: una donna che lo aveva ammaliato (cosa che aveva compreso soltanto ora, alla luce dei fatti, calcolando tutto fin dall'inizio) e due suoi "amici", in realtà meri complici, che avevano reso la sua permanenza in quel posto talmente piacevole da convincerlo a tornare lì quasi ogni fine settimana. Per non parlare poi di tutta la cerchia di persone che ruotavano attorno a quel dannato locus amoenus: froci, travestiti, rapper e chi più ne ha più ne metta.
Tutte cose per le quali Guglielmo impazziva letteralmente, per definire così le sue continue crisi epilettiche.
Negli ultimi tempi però, qualcosa era cambiato e lui lo sapeva. Glielo avevano addirittura annunciato, che "Ops,non sarebbe più stata la stessa cosa", ma lo avevano fatto in modo subdolo, minimizzando, omettendo, e Guglielmo, che come tutti sapete ha dei problemi di comprensione, aveva inspiegabilmente capito e non aveva alcuna intenzione di lasciarsi fottere.

Una volta suonati i due campanelli che dividono la strada dalla tromba di scale, Guglielmo comincia, inesorabile, la sua scalata verso la presunta morte. Uno scalino dopo l'altro l'ansia sale e con essa le gocce di sudore che gli perlano la fronte (anche perchè fa un caldo porco, è luglio), gli pezzano le ascelle, lo rendono a dir poco impresentabile. Tira fuori il cortisone e il ventolin, le sue uniche armi.
Lassù c'è la donna che ama ed è disposto ad affrontare la sua paura più grande. Guardare il proprio assassino negli occhi, solo così potrà pensare di essere salvo per sempre.



Salam&Brianza

domenica 28 giugno 2009

FINGERE

Fin dalla più tenera età ci viene imposta la necessità della coppia e noi donne finiamo per cascarci. Povere illuse.
Si parte dalla fila per due dell'asilo, passando per il compagno di giochi in cortile, arrivando al compagno di banco delle elementari. Non esiste un singolo momento nella vita di una donna in cui non desideri, consciamente o incosciamente, avere un compagno. Semplici azioni quali aprire un barattolo di sugo, montare un comodino ikea o uccidere una blatta fatto nascere prepotentemente nel sesso femminile il bisogno di un fidanzato.
Commedie d'amore con Meg Ryan, leggende metropolitane sull'amica della tale che ha conosciuto il tale perchè lui le è finito addosso per strada facendole cadere il sacchetto della spesa e poi.. e la favola del principe azzurro giocano poi il punto decisivo per la catastrofe.
La soluzione a tutto questo è trovarsi un dannato compagno e per farlo bisogna saperlo intercettare e ammaliare.

Intercettare un uomo è un puro e semplice caso fortuito, si tratta di fortuna, e la fortuna non è altro che un'amazzone con la nuca rasata: una volta passata è impossibile da acciuffare.
Ammaliarlo è una possibilità concreta.
Brianza si occuperà di ciò questa settimana:
sedurlo facendo finta che i suoi interessi siano i tuoi interessi.

Se sei nuova di questi giochi, se sei timida, introversa, poco sicura di te, ma soprattutto balbuziente, questo post non leggerlo neppure, non hai speranza.
Se sei una finta timida che armata di una buona dose di alcool riscopre grinta e scopre le cosce questo post potrebbe fare al caso tuo.

Gli uomini, o per lo meno il 90% di essi, sono ossessionati dalle proprie cose, dai propri interessi, dai propri gusti, dai propri amici, insomma, sono egocentrici.
Quello che un uomo desidera più di ogni altra cosa, oltre ad un pompino nei bagni di un aereo ryan air fatto da una sconosciuta, è sentirsi interessante, apprezzato e soprattutto scovare una donna con cui condividere la propria passione per i Led Zeppelin. Quello che una donna deve fare oltre a sorridere, possibilmente senza frischesi tra i denti, è FINGERE di avere i suoi stessi interessi.

Fingere di avere gli stessi interessi non è facile come fingere un orgasmo.
Prima di tutto si necessita di informazioni.
Nel momento in cui, vecchia mia, metti gli occhi su uomo di un qualsiasi lignaggio procurati informazioni, vale a dire, consulta amici, conoscenti in comune, sfoglia social network, cercando di ottenere il maggior numero di dettagli che possano aiutarti nella simulazione. Tutti questi dovranno essere utilizzati come brillanti spunti od apporti alle vostre conversazioni. Ma attenzione, non ritrovarti a passare per stupida, controlla la veridicità delle tue fonti ed informati tu stessa per evitare che i tuoi ami si rivelino in realtà privi di esca. Non farti trovare impreparata riducendoti a boffonchiare qualcosa su un argomento lanciato da te.
Incalza certo, ma con arguzia e soprattutto dai ampio spazio al suo ego.
Scopri che è un fanatico di cinema orientale?
Non snocciolare a memoria tutte le produzioni di Kitano enunciando il titolo in lingua originale ed aggiungendo ad esso anno di produzione e protagonisti. Parlane ma senza dar prova di una grande conoscenza a riguardo, lui sarà felice come un bambino di 4 anni di poterti raccontare ogni singolo aneddoto sulla realizzazione di "L'estate di Kikujiro".
Scopri che ama gli animali ed è vegetariano?
Non presentarti con un cane preso al canile e la giacca in ecopelle, ma butta lì, casualmente ed in una discussione adatta, un riferimento ai tremendi metodi di cattura dei tonni, allo sterminio delle foche o semplicemente evita di ordinare una fiorentina al sangue.
Scopri che è un fan sfegatato dei Ramones?
Non imparare a memoria tutte le canzoni della band sopracitata arrivando addirittura a fare il karaoke su youtube soltanto per colpirlo con il tuo status di Facebook in cui casualmente citi le sue canzoni preferite.
Lui se non è completamente demente potrebbe accorgersene.
E tu che stai leggendo cara T., non ridere di questo, perchè sappiamo benissimo entrambe che lo hai fatto.
Gli argomenti su cui ottieni informazioni sono troppo lontani dal tuo campo di conoscenze? Fatti aiutare da qualche AMICO (si sa gli uomini tra di loro hanno riti e dinamiche che per una donna risultano più complicati delle istruzioni dei tampax per una 12enne) e cerca di entrare nel suo mondo per far si che possa arrivare a dire "Forse ho incontrato una donna con i miei stessi interessi".
Ed è qua amica che hai fatto tombola.
Ovviamente l'impegno nella "simulazione" dipende sostanzialmente dal livello di uomo che vuoi ottenere:
il modello base si innamorerà di te dopo aver capito che anche tu guardi la televisione
il modello normale si innamorerà di te dopo aver capito che guardi la televisione, bevi la birra e ti piace il baseball
il modello deluxe si innamorerà di te dopo aver capito che guardi la televisione, bevi la birra, ti piace il baseball ma soprattutto che sai distinguere perfettamente tra un lanciatore ed un ricevitore.

Salame, devo dirtelo ora, quelle canzoni dei "June of 44" che ti ho messo nella playlist me le ha consigliate Tano.




Brianza

rapporto confidenziale.



fin dalla più tenera età, l'uomo si deve far carico di un rapporto imposto dalla sua stessa natura: quello con il suo organo sessuale.
spesso ci si chiede il motivo per cui un uomo sembri sempre bastarsi da solo, non cerchi una relazione fissa e non riesca a non essere poligamo, causando nelle donne la convinzione che sia un perenne immaturo, egocentrico ed egoista.
salame cercherà questa settimana di mettere in ordine le idee e di fornire delle risposte a tutte queste domande.
a differenza delle donne, l'uomo deve fin da piccolo fare i conti con una parte del suo corpo che sembra essere del tutto indipendente dal corpo stesso. e tutt'ora, a 30 anni, mi chiedo se non sia effettivamente così. una parte del corpo che cambia forma a suo piacimento, che spesso provoca fastidio, che è oggetto di scherno o di orgoglio. un organo con il quale è costretto a stabilire un rapporto di complicità assoluta, altrimenti è un casino.
dunque, andiamo con ordine: inizialmente il pisello, perchè così si chiama da bambini, serve fondamentalmente per urinare. non ha nessun'altra funzione. tanto che da piccoli, la vagina viene chiamata dai maschietti "il pisello delle donne". non dite che non è così perchè è così. e qua nasce subito un primo tassello del rapporto uomo/pene, che è quello della sua unicità. non esistono pene e vagina, esistono pisello machile e pisello femminile. negli anni, il pisello diventa il cazzo, cresce, si fa spazio nel corpo di una persona che rimane pressochè immutata. forse le mani e il naso cominciano a crescere ma la cosa a cui si presta più attenzione è quella. il rapporto si intensifica e non esito a dire che se ne viene completamente sopraffatti. ma non ci sono alternative, questo è il punto. se lui ti dice che devi chiuderti in bagno a sfogliare dei giornaletti porno, se ti dice che devi pensare alla tua professoressa di italiano (sì, mi è successo) tu lo DEVI fare. perchè lui comanda. siamo intorno ai 14 anni e il rapporto è ancora del tutto impari. fino a qui, credo che sia uguale per tutti, nessuno escluso (a parte quelli che invece della professoressa di italiano utilizzavano il professore di educazione fisica, ma questo è un altro, delicatissimo discorso).
tendenzialmente, il 90% dei maschi stabilisce intorno a quell'età un rapporto di complicità assoluta con il proprio organo, si divertono a farsi comandare a bacchetta (o forse sarebbe meglio dire ad asta) da lui, ne vanno fieri. cominciano i primi rapporti con l'altro sesso che, finalmente, ha il diritto di subentrare. sempre se si riesce a farlo subentrare naturalmente. come si può pensare che in un rapporto di amore così profondo, che coltivi dalla più tenera età, possa subentrare qualcuno? provate a pensare di avere un cagnolino nato quando siete nati voi, con il quale crescete e avete un rapporto idilliaco, indescrivibile. che accarezzate solo voi, che solo voi conoscete davvero. a un certo punto arriva una terza persona che vuole avere la meglio. il cane ci sta. chiaro. ovviamente all'inizio siete fieri del fatto che il vostro cane sia così apprezzato, la amate per questo perchè vi sembra di condividere con lei un pezzo importantissimo della vostra vita. ma poi, come fa a non venire la voglia di farlo conoscere anche ad altre persone? entra in gioco la testa della persona, che negli anni ha sviluppato una fierezza da un lato e un bisogno di conferma dall'altro che lo porta necessariamente a trascinare via il cane il quale, nel frattempo, si era affezionato. nasce così l'impossibilità di avere una relazione fissa. e la poligamia non è altro che la versione potenziata di quest'ultima. insomma, in sintesi, sta tutto nel rapporto che un uomo riesce a stabilire con il cane che ha in mezzo alle gambe, che di base è buono e tranquillo. se però lo si fomenta lui comincia a menarsela. sta all'uomo trovare il delicato punto di equilibrio tra le sue esigenze e quelle del suo cane. per stare tranquilli entrambi. io, ad esempio, al mio cane gli do PAL.

Salame