domenica 28 giugno 2009

rapporto confidenziale.



fin dalla più tenera età, l'uomo si deve far carico di un rapporto imposto dalla sua stessa natura: quello con il suo organo sessuale.
spesso ci si chiede il motivo per cui un uomo sembri sempre bastarsi da solo, non cerchi una relazione fissa e non riesca a non essere poligamo, causando nelle donne la convinzione che sia un perenne immaturo, egocentrico ed egoista.
salame cercherà questa settimana di mettere in ordine le idee e di fornire delle risposte a tutte queste domande.
a differenza delle donne, l'uomo deve fin da piccolo fare i conti con una parte del suo corpo che sembra essere del tutto indipendente dal corpo stesso. e tutt'ora, a 30 anni, mi chiedo se non sia effettivamente così. una parte del corpo che cambia forma a suo piacimento, che spesso provoca fastidio, che è oggetto di scherno o di orgoglio. un organo con il quale è costretto a stabilire un rapporto di complicità assoluta, altrimenti è un casino.
dunque, andiamo con ordine: inizialmente il pisello, perchè così si chiama da bambini, serve fondamentalmente per urinare. non ha nessun'altra funzione. tanto che da piccoli, la vagina viene chiamata dai maschietti "il pisello delle donne". non dite che non è così perchè è così. e qua nasce subito un primo tassello del rapporto uomo/pene, che è quello della sua unicità. non esistono pene e vagina, esistono pisello machile e pisello femminile. negli anni, il pisello diventa il cazzo, cresce, si fa spazio nel corpo di una persona che rimane pressochè immutata. forse le mani e il naso cominciano a crescere ma la cosa a cui si presta più attenzione è quella. il rapporto si intensifica e non esito a dire che se ne viene completamente sopraffatti. ma non ci sono alternative, questo è il punto. se lui ti dice che devi chiuderti in bagno a sfogliare dei giornaletti porno, se ti dice che devi pensare alla tua professoressa di italiano (sì, mi è successo) tu lo DEVI fare. perchè lui comanda. siamo intorno ai 14 anni e il rapporto è ancora del tutto impari. fino a qui, credo che sia uguale per tutti, nessuno escluso (a parte quelli che invece della professoressa di italiano utilizzavano il professore di educazione fisica, ma questo è un altro, delicatissimo discorso).
tendenzialmente, il 90% dei maschi stabilisce intorno a quell'età un rapporto di complicità assoluta con il proprio organo, si divertono a farsi comandare a bacchetta (o forse sarebbe meglio dire ad asta) da lui, ne vanno fieri. cominciano i primi rapporti con l'altro sesso che, finalmente, ha il diritto di subentrare. sempre se si riesce a farlo subentrare naturalmente. come si può pensare che in un rapporto di amore così profondo, che coltivi dalla più tenera età, possa subentrare qualcuno? provate a pensare di avere un cagnolino nato quando siete nati voi, con il quale crescete e avete un rapporto idilliaco, indescrivibile. che accarezzate solo voi, che solo voi conoscete davvero. a un certo punto arriva una terza persona che vuole avere la meglio. il cane ci sta. chiaro. ovviamente all'inizio siete fieri del fatto che il vostro cane sia così apprezzato, la amate per questo perchè vi sembra di condividere con lei un pezzo importantissimo della vostra vita. ma poi, come fa a non venire la voglia di farlo conoscere anche ad altre persone? entra in gioco la testa della persona, che negli anni ha sviluppato una fierezza da un lato e un bisogno di conferma dall'altro che lo porta necessariamente a trascinare via il cane il quale, nel frattempo, si era affezionato. nasce così l'impossibilità di avere una relazione fissa. e la poligamia non è altro che la versione potenziata di quest'ultima. insomma, in sintesi, sta tutto nel rapporto che un uomo riesce a stabilire con il cane che ha in mezzo alle gambe, che di base è buono e tranquillo. se però lo si fomenta lui comincia a menarsela. sta all'uomo trovare il delicato punto di equilibrio tra le sue esigenze e quelle del suo cane. per stare tranquilli entrambi. io, ad esempio, al mio cane gli do PAL.

Salame

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